Appresi anche che spedendo un certo numero di rapporti continuativi in un determinato periodo, per riconoscenza le Emittenti inviavano dei magnifici diplomi, mi dedicai con dedizione anche ai diplomi!
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In breve tempo tutto l’ascoltabile via etere in lingua italiana era ascoltato e la curiosità per il radioascolto stava per trasformarsi in passione.
Cominciai ad ascoltare e collezionare cartoline di conferma da emittenti che trasmettevano in francese o spagnolo, lingue che un po’ conoscevo, ed in breve i cinque continenti furono tutti collegati.
Cominciai anche a sperimentare diversi tipi di antenne e dopo un po’ montai sul tetto di casa una antenna filare che migliorò di molto le prestazioni del mio ricevitore, che seppur dignitoso aveva una grande pecca, non aveva una particolare banda ad onde corte che è chiamata banda tropicale o banda dei 60 mt.
Su questa fetta delle Onde Corte trasmettevano una moltitudine di piccole Emittenti Sud Americane, Africane , Asiatiche, che con trasmettitori a bassa potenza coprivano il loro bacino di utenza.
I miei orizzonti radiantistici potevano aprirsi dunque ancora di più, ma non avevo la radio adatta.
Una attenta analisi di ciò che offriva il mercato mi portò a scegliere, scartando soluzioni molto più costose, un residuato bellico valvolare di produzione americana usato nella II Guerra Mondiale e ancora in dotazione all’esercito italiano fino agli anni 60: il BC312.
BC 312
Il pacco con radio, altoparlante e cuffia originali mi fu spedito e con emozione cominciai ad esplorare la famosa Banda Tropicale.
Questo passo della mia vita radiantistica fu veramente fondamentale, mi permise di appassionarmi ad una branca del Radioascolto più difficile ma anche molto interessante dal punto di vista sia tecnico che culturale: il DXing.
Il DXing sta a indicare un ascolto raro e difficile, più la stazione è lontana e con bassa potenza, più grande é la soddisfazione di averla ascoltata.
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